Anche detti CERTIFICATI BIANCHI
Introdotti dai Decreti Ministeriali del 24 aprile 2001 e poi, successivamente, modificati dai Decreti Ministeriali del 20 luglio 2004, sono stati aggiornati dal Decreto Ministeriale del 21 dicembre 2007.
Il meccanismo prevede obblighi di risparmio di energia primaria per i distributori di energia elettrica e gas naturale con più di 50.000 clienti finali (i cd. “Soggetti obbligati“), attribuendo degli obiettivi da raggiungere anno per anno.
Questi soggetti hanno due possibilità per raggiungere questo obiettivo:
1) realizzando progetti di efficientamento energetico, direttamente ed in prima persona, per i quali vengono riconosciuti i TEE;
2) acquistando i TEE dal Gestore dei Mercati Energetici (GME).
La compravendita dei TEE avviene tra 2 diversi soggetti all’interno di un mercato virtuale: i soggetti obbligati (che abbiamo descritto sopra) e i soggetti volontari.
I soggetti volontari sono quelli che scelgono liberamente di realizzare interventi di efficienza energetica e che, per questo, possono richiedere la certificazione dei risparmi e quindi il contributo economico.
Questi soggetti possono essere individuati tra le ESCO (Certificate UNI 11352), tra quelle società che abbiano nominato un esperto in gestione dell’energia (EGE certificato UNI 11339) oppure tra società con gestione certificata ISO 50001.
I Certificati Bianchi o Titoli di Efficienza Energetica (TEE) incentivano gli interventi che riguardano i seguenti settori:
– industriale (generazione e recupero di calore, ottimizzazione energetica dei processi produttivi, sistemi di azionamenti efficienti, generazione di energia elettrica da recuperi o fonti rinnovabili o cogenerazione);
– civile (generazione di calore/freddo per la climatizzazione e per la produzione di ACS in ambito residenziale, e interventi relativi all’involucro edilizio e finalizzati alla riduzione del fabbisogno di energia per la climatizzazione);
– Trasporti.
NOTA: sono stati dichiarati inammissibili, tutti gli interventi caratterizzati da un’ampia diffusione e/o da una convenienza così elevata, da non necessitare di altra incentivazione.
Metodi di valutazione dei progetti:
- metodo a consuntivo, che non prevede sensibili variazioni rispetto al passato;
- metodo standardizzato, che è invece un mix dei precedenti metodi standardizzati e analitici. È applicabile quando il progetto di efficienza energetica è realizzato dal medesimo soggetto titolare su più siti per cui sia dimostrata la ripetitività dell’intervento in contesti simili e la non convenienza economica, del costo relativo all’installazione di misuratori dedicati ai singoli interventi.
Va ricordato che ogni TEE certifica una riduzione dei consumi energetici dell’impianto energivoro da una situazione ANTE ad una POST-efficientamento: quindi rappresenta la garanzia di un risparmio costante nel tempo (nel periodo di funzionamento dell’intervento).
I Certificati Bianchi vengono riconosciuti (erogati) dal Gestore Servizi Energetici – GSE (Società individuata dallo Stato per perseguire e tutelare gli obiettivi di efficienza energetica) e possono accedere al meccanismo “tutti i soggetti privati che sostengono l’investimento, direttamente o attraverso un finanziamento, per la realizzazione di un intervento di efficienza energetica che produce un risparmio significativo di energia (fonte gse.it)”.
Ad ogni Tonnellata Equivalente Petrolio (1 TEP) risparmiata, grazie al progetto di efficientamento energetico, viene corrisposto un Titolo di Efficienza Energetica (1 TEE).
Si ha quindi la seguente equivalenza:
1 TEP = 5347 Kwh di energia elettrica risparmiata, ovvero
1 TEP = 11628 kWh in energia termica risparmiata, ovvero
1 TEP = 1200 mc di gas naturale risparmiato.
Questo ha come riscontro il seguente:
2.400 chili di CO2 evitati, di cui sarebbe servito il lavoro di 200 alberi per ripulire l’aria.
Entro 90 giorni dalla data di ricezione della richiesta, il GSE dovrà fornire l’esito. In caso di esito positivo occorrono, circa 15 gg per l’assegnazione dei TEE da parte del Gestore Mercati Energetici (GME), quindi per l’incasso.
Successivamente, negli anni a seguire, le richieste verranno presentate per la quantificazione del risparmio di quell’anno, rispetto alla situazione ANTE intervento: una tabella indica, per il settore d’intervento, il numero di anni per cui si ha diritto a presentare la richiesta dei TEE.
I progetti sono caratterizzati da vite utili diverse, variabili fra 3 e 10 anni. La durata tiene conto della vita tecnica dei progetti, mentre l’addizionalità viene richiesta solo per le nuove installazioni.
Il proponente può richiedere che, per la prima metà della vita utile, i TEE emessi siano aumentati del 20%, con conseguente riduzione equivalente nella seconda metà della vita utile.
I costi sostenuti dai soggetti obbligati trovano copertura, limitatamente alla parte non coperta da altre risorse, sulle componenti delle tariffe per il trasporto e la distribuzione dell’energia elettrica e del gas naturale.
Esempio pratico:
La sostituzione di vecchi corpi illuminanti ad incandescenza, con LED ad alta efficienza, è uno degli interventi più diffusi, che è incentivato e genera TEE:
- L’impianto ante intervento necessitava di un consumo di 60.000 kWh;
- post intervento il consumo diviene 6.700 kWh, generando 53.300 kWh di risparmio energetico.
Questo intervento è costato, per 370 corpi illuminanti 3700 €.
Questo intervento genera il seguente numero di TEE:
53.300 kWh / 5357 = 9.95 TEP, quindi 10 TEE.
10 TEE x 260 € (valore attuale dei TEE), 2.600 €/Anno x 5 anni
(la tabella indica per il relamping: 5 anni).